Descrizione
Completamente autodidatta, Peter Berlin è stato un’icona gay per tutti gli anni Settanta e Ottanta. Il suo taglio di capelli e i costumi attillati, che lui stesso cuciva in modo da evidenziare ogni suo dettaglio anatomico, hanno definito un genere e hanno fatto di lui un simbolo per l’intera comunità gay. Sfruttando il suo background da fotografo, Berlin ha scattato migliaia di auto ritratti erotici usando come set i parchi, le stazioni ferroviarie e le strade di Berlino, Roma, Parigi, New York e San Francisco, dove si stabilì a partire dai primi anni ‘70. Come Berlin racconta: “Un giorno ho guardato verso l’obiettivo e mi sono detto ‘Ecco l’uomo dei miei sogni’”.
Negli anni ‘70 e ‘80 le fotografie di Peter Berlin hanno riempito le copertine dei magazine gay, definendo nuovi canoni estetici e reinventando il concetto stesso di mascolinità all’interno della comunità gay internazionale.
Il lavoro di Berlin si colloca a pieno titolo tra i contributi forniti da Tom of Finland, Robert Mapplethorpe e Andy Warhol allo sviluppo dell’immaginario erotico gay. Il libro ‘Icon, Artist, Photosexual’ è la prima monografia di Berlin ed è curato da Michael Bullock, editorialista delle riviste BUTT, Pin-Up, Fantastic Man e Gentlewoman.
Completano il libro testi di Jonathan D. Katz, Ted Stansfield, Evan Moffitt, Hans-Ulrich Obrist e Michael Bullock.