Descrizione
Il libro si apre con un prologo in cui Amina si trova in carcere in attesa di processo per aver postato una sua foto a seno nudo. La prima notte conosce una ragazza che ha assassinato il fratello, che voleva a sua volta ammazzarla poiché aveva scoperto che… aveva un ragazzo! Sconvolta, decide di raccontare le vicende delle altre detenute, che vengono a costituire i nove capitoli/racconti del libro. Il primo ha per protagonista Monia, in carcere per aver ucciso i due figli. Monia è stata sposata dalla famiglia a un cugino, muratore, violento, che le rende la vita un inferno fin dalla notte di nozze. L’amicizia della suocera non aiuta Monia a trovare la forza per ribellarsi: ha un figlio, poi un altro. Il marito resta lontano per un anno, durante il quale si verifica un’altra tragedia: la sorella di Monia viene violentata dal datore di lavoro e resta incinta – il padre, informato dalla moglie dell’uomo, uccide la figlia e poi si ammazza. Quando il marito torna, Monia decide di uccidersi insieme ai due bambini, con un potente sonnifero, ma sopravvive. Un’altra vicenda è quella di Iman, che si trova in carcere per aver fatto uso di hashish. A 16 anni Iman ha avuto il primo computer e, in rete, ha conosciuto un giovane, Kais, con il quale si è vista, del quale si è innamorata e con il quale ha progettato di sposarsi. Il padre la scopre, la massacra di botte, lei fugge di casa e va a convivere con Kais, ma il padre scopre dove abita e la riporta a casa, picchiandola di nuovo. Poi, per mettere fine alla storia, le combina un matrimonio, Iman resta incinta del marito, ma Kais organizza la fuga. Ancora una volta il padre la ritrova e la denuncia per droga. Sono solo due delle storie vere raccontate in quello che si può leggere come un viaggio terribile, commovente e illuminante nell’Islam più fanatico e arretrato, nel quale la condizione femminile è rimasta come congelata nel Medioevo.