Descrizione
“Raccontare alcune delle storie che mi sono state offerte è una scelta importante che rende omaggio alle donne egiziane che, per un attimo, mi hanno reso parte della loro esistenza.
Gli anni in cui le ho incontrate hanno lasciato un’impronta dentro di me che ha il profumo di guava fresca, offerta tra un sorriso e un rammarico, e di karkadè bevuto per mitigare la malinconia.
Io le ho ascoltate nuda, nessun giudizio sulla mia pelle, accogliente come un prato in cui sdraiarsi e riposare dopo un lungo viaggio.
E le ho amate. Mi sono emozionata con loro, mi sono sentita triste e vulnerabile.
Si può entrare nella vita delle donne d’Egitto, entrare nudi come me, e poi lasciarle andare senza il soffio del giudizio.
Nei loro racconti, fragili e persistenti, c’era la volontà di celebrare la vita affinché non si perdesse nel ricordo.
Onorata di averle conosciute, ed emozionata di presentarvele.”
J.H. Yasmin