Descrizione
Perché il pop femminile italiano di oggi è così casto? Dove sono finite le cantanti sexi e provocatorie di qualche decennio fa? E come mai, fuori dai nostri confini, il corpo esibito della donna è sempre più protagonista della musica pop?
C’era una volta, tanto tempo fa, un’Italia libera da censure e bigottismi: il corpo femminile era parte integrante dell’immaginario di chi faceva musica, che si trattasse dei testi delle canzoni o dell’estetica di chi le cantava. C’erano le Loredana Berté, le Anna Oxa, le Patty Pravo, sostituite oggi da una pletora di interpreti e autrici “senza sesso”, dedite a cantare sentimenti e presentarsi sul palco come fossero al bar con le amiche. In questo agile pamphlet il critico musicale “più cattivo” d’Italia prova a raccontarci come il sesso sia sparito dal pop femminile nostrano proprio nel momento in cui, nel resto del mondo, è il pop a farsene carico, con figure come Lady Gaga, Miley Cyrus, Tove Lo e Amanda Palmer capaci di usare il corpo come base del proprio immaginario e della propria poetica.