Descrizione
Questo libro, frutto di un intenso lavoro collettivo, propone una visione altra della sperimentazione sugli animali, una delle pratiche più violente della società dello smembramento. Una visione che si organizza intorno a tre piani principali:
• Riflessione politica e empatica intorno all’immenso dolore delle sue vittime;
• Rappresentazione dell’osceno che percorre i cataloghi commerciali degli strumenti grazie ai quali gli inermi si rendono visibili negli stessi dispositivi che determinano la loro scomparsa (materiale e simbolica);
• Ricostruzione della tragica storia di una coniglia fatta a pezzi.
Tre piani intimamente intrecciati per riabilitare la sterminata moltitudine dei senza nome sul cui sangue si erige la storia del progresso e per restituire il bagliore che i corpi oppressi, malgrado tutto, continuano a emanare.
Per rispondere con un “no” risoluto al perverso lavorio delle macchine della distruzione.
Un “no” che è un’appassionata affermazione della sovversiva vulnerabilità dei viventi sensuali.
