Descrizione
Con autenticità e maestria rari, Cristina Alziati coglie e trasmette “disturbi” riscattandoli in parole folgoranti.
«Così, andando a zonzo, impari tu a parlare
e io, mentre ti ascolto, ascolto
il suono del disordine
erompere nell’ordine un istante
ogni mattina».
Sensibili e misteriose, fuori da ogni schema, le poesie di Cristina Alziati sono visioni che emergono nitide dal silenzio. Sono vicine a distruzioni, a sconfitte, alle piante sotto la corteccia. Svelano intimità universali tra vigne, roseti e terra; raccontano città, campagna, deserto che non c’era. Hanno il ritmo di un respiro profondissimo che a tratti accelera o si trattiene.