Descrizione
Le donne sono spesso più piccole e più deboli degli uomini, meno avvezze a esprimere la loro aggressività ma non sono né deboli in assoluto né prive di aggressività. Se scelgono di difendersi, sono in grado di farlo. L’“autodifesa femminile” è lo strumento mediante il quale le donne aggredite possono guadagnare quella manciata di secondi che consentono loro di mettersi in salvo. Le donne sono meno forti e più vulnerabili degli uomini ma dispongono di risorse aggressive sufficienti a scoraggiare e demotivare un potenziale aggressore. Tutto dipende dalla consapevolezza circa il proprio valore, dall’acquisizione della determinazione a non lasciarsi intimidire, dalla capacità di scoraggiare l’aggressore prima che si sia compromesso e da quella destrezza fisica che consenta alla vittima di un’aggressione di sottrarsi a essa subendo il minor danno possibile. Questo testo è uno strumento che consente alle donne che hanno frequentato i corsi di autodifesa femminile di ritornare sui concetti acquisiti, di ampliarli ed approfondirli. È soprattutto alle istruttrici, tuttavia, che questo libro si rivolge con l’intento di costituire una traccia minima su cui costruire l’ulteriore contributo personale che ciascuna di esse può dare all’autodifesa femminile.