Descrizione
Un affresco della multiforme condizione femminile nel Medioevo che testimonia la capacità di tante donne di reinventare il loro destino.
«Il libro ricostruisce con sapienti cenni le singole vicende di sei donne che vivono nel lungo arco del Medioevo e del contesto in cui si muovono.» – Eliana Di Caro, Domenica – Il Sole 24 Ore
«Le donne di oggi, è storia nota, devono conciliare tra mille sensi di colpa carriera e maternità. E molto spesso si trovano a far parte di famiglie allargate, con figli nati da genitori diversi che vivono sotto lo stesso tetto. Ma forse potranno sentirsi sollevate nel sapere che condividono il problema con dame, regine, mistiche e intellettuali del Medioevo. Lo racconta Maria Giuseppina Muzzarelli in questo libro.» – Paola Naldi, la Repubblica
Sei storie esemplari di donne del Medioevo e del loro rapporto con la maternità. C’è l’esperienza di Dhuoda (vissuta nel IX secolo), il cui figlio Guglielmo fu consegnato come ostaggio a Carlo il Calvo; c’è – due secoli dopo – la vicenda di Matilde di Canossa, donna potentissima ma delusa nelle sue aspettative di maternità. C’è l’esempio di Caterina da Siena, che pur non avendo figli agisce e scrive da ‘grande madre’ italiana. C’è Christine de Pizan, impegnata nell’ultimo scorcio di Medioevo a destreggiarsi tra i figli e la carriera. Ancora, c’è Margherita Datini, che cresce come fosse sua figlia una bambina che il marito ha avuto da una schiava; c’è infine Alessandra Macinghi Strozzi, vedova di un esule, che fa da madre e padre ai suoi 5 figli. Pagina dopo pagina, si rovescia ciò che crediamo di sapere sulle donne del passato: scopriamo figure di madri oltre la retorica che le relega a un ruolo angusto, incontriamo autentiche madri anche oltre l’effettiva esperienza biologica, osserviamo donne in azione oltre la sfera domestica, protagoniste oltre i limiti imposti dal tempo in cui vissero al loro genere. Insomma, madri e donne che vanno ben al di là delle nostre (spesso ristrette) concezioni del Medioevo.