Descrizione
Partendo da uno studio antropologico sulla società androcentrica dei cabili in Algeria, Bourdieu, “sociologo della discordia”, intende dimostrare la continuità della visione fallocratica del mondo nell’inconscio di uomini e donne. Ne risulta una denunica dei molti paradossi che il rapporto tra i generi – quale oggi è vissuto e pensato – finisce per alimentare, oltre a un invito, non privo di risvolti polemici, a riconsiderare, accanto all’unità domestica, l’azione di quelle istanze superiori – la chiesa, la scuola, lo stato – responsabili del perpetuarsi di rapporti di forza squilibrati tra i sessi e in ultima analisi del domino maschile.