F**K HOMO(S)
Due frasi scritte con un inchiostro indelebile nero, due frasi al centro della saracinesca, altezza volto, così che tutt* possano leggerle. Non sappiamo ovviamente chi sia stato, nessun* ha visto nulla ma già in molt*, in quartiere, hanno mostrato il loro sdegno per queste frasi e una gran bella vicinanza nei nostri confronti.
F**k homo, anzi, homos, perché il messaggio non è solo rivolto alla libreria ma a tutta la comunità che attraversa il nostro spazio, è rivolto alle nostre culture, storie, identità, al nostro orgoglio, alle nostre relazioni. É rivolto a tutt* noi.
“Se volete vi aiuto a cancellare” ci ha detto una signora che abita nel palazzo di fronte; forse tra qualche giorno sicuramente cancelleremo, ma ora invece crediamo sia giusto che quelle scritte rimangano lì, visibili, leggibili, perché raccontano qualcosa di questa città che non possiamo far finta di non vedere, abbagliat* dalle luci delle vetrine e assordat* delle narrazioni di una città “gay friendly”. Non interessa sapere chi ha scritto, interessa capire perché ancora qualcun* si senta autorizzat* a scrivere cose del genere sulla saracinesca di una libreria come la nostra. La cultura dell’odio, dell’oppressione, della marginalizzazione e delle discriminazioni esiste e si riproduce ovunque, in centro città come nelle periferie, al nord come al sud, nelle province come nei capoluoghi, alimentata da discorsi e ideologie omolesbobitransfobiche, discriminatorie ed escludenti.
Lasciamo che le persone leggano queste scritte per qualche giorno perché cancellare e nascondere sarebbe troppo facile. Ci rivendichiamo quelle scritte perché abbiamo imparato che talvolta vantarsi dei termini dispregiativi, ribaltando la logica interna al meccanismo dell’offesa, può essere un grande strumento politico di liberazione individuale e collettiva. Le lasciamo lì perché serve ricordare a noi e a tutt* che i nostri colori sono ancora minacciati dal nero di quelle scritte, che le conquiste fatte vanno difese, che le battaglie da fare ancora sono molte perché dobbiamo smantellare radicalmente un sistema patraricale e oppressivo complesso e secolare.
Il nero è acromatico, non ha luce, è sottrazione di calore e vita, potrà mai sconfiggere i colori abbaglianti, infuocati, lucenti e rabbiosi della nostra comunità?
Libreria Antigone
via Kramer 20, 20129 Milano
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