Libreria Antigone

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🗓📚 Il calendario delle iniziative di febbraio 💥🏳‍🌈

Il calendario delle iniziative di febbraio in libreria


Sabato 1 febbraio alle ore 18:00

“Stonewall. Memoria e futuro di una rivolta”
Villaggio Maori Edizioni

Con gli autori Francesco Lepore e Yuri Guaiana

dialoga Porpora Marcasciano

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New York, 28 giugno 1969. Dopo un’incursione della polizia in piena notte, fuori dallo Stonewall Inn Bar scattano i moti che segneranno l’inizio del movimento contemporaneo di liberazione Lgbt+. La polizia si rifugia all’interno del locale, assediata da una folla di duemila persone al grido di «Gay Power!». A cinquant’anni dai moti di Stonewall, Francesco Lepore e Yuri Guaiana danno voce ad attivisti e attiviste italiani e italiane e del resto del mondo che quotidianamente lottano per i diritti umani delle persone Lgbt+. Stonewall. Memoria e futuro di una rivolta porta con sé la speranza di un futuro di conquista della piena uguaglianza per tutte le minoranze appartenenti alla bandiera arcobaleno, nel ricordo vivido di chi ha lottato per la libertà di essere, semplicemente, se stesso contro ogni forma di discriminazione e oppressione.


Venerdì 7 febbraio alle ore 18:00

in collaborazione con Il Grande Colibrì

ROM, SINTI E COMUNITA’ LGBT+

Intervengono
Ervin. 28 anni dal Kosovo, di origine Rom, a 8 anni arriva in Italia con la famiglia. Studia giurisprudenza e lavora. Da 8 anni vive in provincia di Bergamo. E’ stato membro del di direttivo Arcigay e referente del gruppo giovani.

Luka. 26 anni, nato e cresciuto a Brescia, con origini kosovare. Ultimo di 6 fratelli. Vive una relazione omosessuale da più di dieci anni con un uomo più grande di lui.

Dijana Pavlovic. Nata in Serbia, da una famiglia di etnia rom, dopo la laurea presso la Facoltà delle Arti drammatiche dell’Università di Belgrado, si stabilisce, a Milano, dove attualmente lavora. Da ormai diversi anni, promuove la cultura e la letteratura rom, svolgendo anche il ruolo di mediatrice culturale nelle scuole.

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Sabato 8 febbraio alle ore 18:00

“Contagiati”
Ensemble ed.

Interviene l’autore Andrea Mauri

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La quarantena è il periodo di segregazione cui è sottoposto il contagiato, il diverso, una fase probatoria necessaria a smascherare la malattia, un luogo di isolamento in cui la salute è sospetta, spiata da dietro un vetro di diffidenza. Fino al momento della diagnosi, la condanna alla solitudine forzata è preventiva, perché la salute degli uomini è troppo precaria per rischiare, e l’untore va isolato. Il virus fa tanto più paura quanto più viene da lontano, perché le vie sconosciute percorse dal diverso non possono che essere strade pericolose, terre infette. Così, lo spauracchio del contagio separa mariti da mogli, genitori contagiosi da figli deludenti; i seni nutrienti delle madri divengono ricettacolo di batteri, il latte veleno trasmesso con l’inganno della vita. Perno l’amore diventa un sospetto episodio virale, quando l’inverno lo spoglia dei suoi fiori e ne rivela i frutti guasti. In dodici storie inquietanti e visionarie, Andrea Mauri ci racconta la sua ossessione per la malattia e il disagio del vivere moderno, proponendoci la scrittura come unica terapia efficace contro le infezioni della vita.


Venerdì 14 febbraio ore 18:00

Per il secondo appuntamento del ciclo di incontri di Religioni e genere
* Cristianesimo valdese *

Intervengono
Daniela di Carlo – Pastora della chiesa valdese
Daniela di Carlo è cresciuta a Roma ed è pastora titolare della Chiesa Valdese di Milano. Ha diretto il Centro Ecumenico di Agape a Prali (TO) nelle Valli Valdesi e si occupa di ecumenismo, ecofemminismo, teologie femministe e di genere. Si è laureata presso la Facoltà Valdese di Teologia di Roma ed ha studiato allo Union Theological Seminary di New York (NY).

Laura Scarmoncin
Laura Scarmoncin (1984) si è a lungo occupata di storia e studi sul genere e la sessualità in ambito accademico e ora è redattrice e traduttrice freelance. Da qualche anno la sua passione sono le teologie cristiane, con particolare attenzione all’analisi storico-contestuale delle Scritture e all’ermeneutica femminista e queer.

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Sabato 15 febbraio alle ore 18:00

“Decolonialità e privilegio
Pratiche femministe e critica al sistema mondo”
Meltemi Editore

Con l’autrice Rachele Borghi

dialoga Rahel Sereke

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Per uscire dal colonialismo non ci si può limitare a decostruire, ma bisogna trovare il modo di agire per trasformare il mondo. Non creare un nuovo paradigma ma distruggere i paradigmi esistenti. Quante volte hai pensato a cosa ci sia dietro la parola “scientifico”? Quante volte hai dato per scontato che la scientificità di un sapere valesse per tutti, ovvero fosse universale? La cultura europea ha stabilito quale fosse il sapere scientifico, da considerare l’unico vero, creato in relazione a epistemi occidentali. Tutto il resto è stato poi derubricato a sapere subalterno. L’accademia occidentale deve rinunciare al privilegio di produrre il discorso dominante. A partire dalla sua esperienza personale, Rachele Borghi ci racconta com’è possibile dare battaglia alla colonialità.


Venerdì 28 febbraio alle ore 18:00

“Lo specchio indonesiano”

con l’autore Franco Tirletti

dialoga Margherita Marcheselli

Letture dal vivo con Alessandra De Luca

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Siamo nel 2006. Aini, Femke e Nathan, i tre protagonisti del romanzo, hanno origini, cultura e religione diverse ma le loro esistenze si intrecciano ad Amsterdam. Sono persone comuni, che tuttavia affrontano le avversità con coraggio e determinazione. La vita è dura e lo sperimentano tutti, sebbene in maniera differente. Aini, indonesiana musulmana di umili origini, concepisce già da adolescente il suo ‘grande progetto’: rendersi indipendente, lasciare Giava ed essere padrona della propria vita, anche di quella sentimentale. Ma l’amore non arriva, e il progetto di Aini sembra essersi realizzato solo in parte. Sarà una tragedia, il terremoto a Giava del 2006, a rimescolare per lei le carte in tavola, facendola sognare di nuovo. Femke, assertiva ed emancipata donna olandese, si considera fortunata: ha un rapporto solido con suo marito, un lavoro che le piace e una bella casa. Ma la sua tranquillità inizia a incrinarsi con l’incedere dell’età ed è del tutto sconvolta da una drammatica novità che la costringerà a confrontarsi con la sua famiglia e il suo passato. Un evento che rappresenterà per Femke il vero passaggio all’età adulta. Nathan, ebreo francese, vive con disagio la sua omosessualità. Quando scopre di aver contratto una grave malattia, pensa che HaShem lo abbia castigato per i suoi peccati. Neanche l’amore di Lukas riuscirà a distoglierlo dal senso di colpa e dal pensiero ossessivo della morte. A fare da trait d’union tra le loro storie troviamo Cermin. È uno specchio, uno specchio indonesiano, uno specchio antico, magico, che riflettendo i tre protagonisti riflette sulle loro vite, i loro desideri e le loro sofferenze. Vive in casa di Femke, ama Aini che si prende cura di lui, cerca di lenire la sofferenza di Nathan, e sarà lui, con la sua ironia e saggezza antica a risvegliare la speranza e a far tornare i sogni di coloro che restano.


Sabato 29 febbraio alle ore 18:30

“No.
Del rifiuto, di come si subisce e di come si agisce e del suo essere un problema essenzialmente maschile”
effequ ed.

Con l’autore Lorenzo Gasparrini

dialoga Carolina Capria

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Molti uomini sono soggetti a pesanti condizionamenti sociali, e il primo e forse più pesante di tutti è quello che li illude di essere fuori da ogni condizionamento, liberi di agire e di decidere grazie al loro libero arbitrio. Nel sistema educativo occidentale ai bambini viene raccontato che nella vita possono fare tutto, essere ciò che vogliono, a patto di ‘credere nei propri sogni’, o espressioni simili dal tipico valore di luogo comune. Ecco perché in una società piena di desideri di successo e fondamentalmente agonistica, il rifiuto diventa qualcosa di estraneo, di non elaborabile: difficile non solo da subire, ma anche da agire. Reinventare questo simbolico, mettere in discussione la centralità del maschio in direzione di una librazione dal patriarcato è il mezzo per riprendersi la capacità di assumere, e fornire, un rifiuto.


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via Kramer 20, Milano
info@libreriantigone.com
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